
Emissioni metano: appello di Amici della Terra a Governo e Parlamento
COMUNICATO
Emissioni metano: appello di Amici della Terra a Governo e Parlamento
Rispettare la scadenza del 5 febbraio per la designazione delle Autorità competenti per l’attuazione del regolamento europeo. È nell’interesse nazionale consolidare il nostro ruolo in materia tutelando l’impegno delle imprese.
ROMA, 31/1/2025 - Il gas naturale si sta confermando come fonte energetica di transizione per l’Italia e l’Europa, perché il meno inquinante e climalterante tra le fonti fossili. Il gas naturale garantisce la sicurezza del sistema elettrico dalle interruzioni di produzione a causa dell’intermittenza delle fonti rinnovabili come sole e vento.
Il gas naturale va però usato bene, evitando le emissioni dirette di metano in atmosfera dalle strutture di estrazione, importazione, trasporto, distribuzione e consumo. L’Italia, grazie all’impegno di associazioni ambientaliste, istituzioni e imprese è tra le più virtuose in Europa e nel mondo. In particolare, negli ultimi mesi le imprese di tutti i segmenti della filiera italiana del gas naturale si sono attivate per essere pronte al rispetto delle misure previste dal regolamento UE.
Il Governo italiano ha partecipato attivamente negli scorsi anni alla definizione del regolamento europeo in materia, entrato in vigore la scorsa estate. Il regolamento prevede come prima scadenza, il prossimo 5 febbraio, l’individuazione delle Autorità nazionali Competenti (MASE, enti di regolazione e tutela ambientale), responsabili della sua attuazione.
Il Governo italiano ha scelto di decidere attraverso un DDL collegato alla Legge di bilancio per il 2025, non ancora presentato al Parlamento. Dato che il Regolamento è direttamente esecutivo, si potrebbe invece provvedere con un atto normativo di carattere amministrativo, come ad esempio un decreto ministeriale.
Il regolamento presenta aspetti tecnici complessi e articolati da definire, coordinare e uniformare in ambito europeo. Il rispetto della scadenza 5 febbraio potrebbe consolidare il ruolo guida del nostro Paese e valorizzare l’impegno degli scorsi anni.
La mancanza o il ritardo nella definizione della governance per l’attuazione del regolamento potrà impattare negativamente sulle imprese del settore, tenute a rispettare le prime scadenze operative per le imprese a partire dal 5 maggio 2025.
Gli Amici della Terra si appellano al Governo e al Parlamento per un provvedimento tempestivo anche di carattere non legislativo o l’inserimento della norma in possibili altri provvedimenti urgenti in discussione in Parlamento.
L’eventuale ritardo di altri Paesi europei per il rispetto della scadenza del 5 febbraio, secondo gli Amici della Terra va considerato una opportunità e non un alibi. Le decisioni italiane possono essere un modello da seguire per altri, consolidando il ruolo nazionale in materia.
Il metano (che costituisce circa il 90% del gas naturale) in atmosfera è ottanta volte più climalterante della stessa CO2. In base ai dati ISPRA L’Italia ha già ridotto le sue emissioni di metano della filiera del gas naturale del 72% rispetto al 1990. Il regolamento UE 2024/1787 è entrato in vigore il 13 giugno 2024, e prevede già nel 2025 molte scadenze operative per le imprese.